Lotta alle infestanti

Una pianta infestante per definizione è una qualsiasi pianta che è indesiderata e che quindi concorre con le nostre colture sfavorendo la loro crescita. Quindi l'infestante può essere una coltivazione precedentemente coltivata in un certo terreno.
La lotta alle infestanti può essere divisa in diverse tipologie di azione: meccanica, fisica, chimica e biologica.

MECCANICA

Questa lotta comprende una serie di interventi operati attraverso l'utilizzo di strumenti meccanici:
  • La falciatura dei bordi inerbiti per evitare che le infestanti si propagano anche nei terreni coltivati.
  • La sarchiatura, erpicatura, estirpatura, fresatura, rincalzatura servono per sradicare le piante indesiderate presenti oppure per eliminare i germogli.
  • L'aratura e vangatura servono per rovesciare pezzi di terreno così facendo si portano in superficie le radici delle infestanti provocandone la morte.

FISICA

  • Solarizzazione: questa pratica consiste nell'innalzamento della temperatura (60-70°C) degli strati superficiali del suolo durante i mesi estivi, così da eliminare nematodi, malattie fungine e infestanti. La solarizzazione prevede: lavorazione e livellamento del terreno, irrigazione del suolo fino alla capacità di campo (facilitando il riscaldamento) e la copertura con un telo plastico trasparente.
  • Pirodiserbo: è una tecnica che sfrutta il calore generato dalla combustione di GPL, da micro onde elettromagnetiche, da raggi infrarossi oppure dal vapore acqueo. Il pirodiserbo non brucia la pianta ma la sottopone a un repentino innalzamento della temperatura causando la morte dei tessuti vegetali, ma funziona bene solo su piante giovani, su quelle adulte si deve aumentare la temperatura e il tempo di esposizione.
  • Pacciamatura: consiste nel ricoprire il terreno con un telo di plastica che impedisce ai raggi solari di irraggiare il terreno evitando la crescita delle infestanti. Possono essere usati anche materiali naturali quali: paglia, corteccia sminuzzata, foglie secche, tessuto di juta, trucioli di legno.

CHIMICA

E' la lotta più conosciuta che utilizza erbicidi chimici per contrastare l'avanzamento delle infestanti. Questi erbicidi possono essere usati in pre-semina, pre-emergenza e mentre ci sono le colture sul terreno (post-emergenza).
  • Gli erbicidi usati in pre-semina sono detti totali perché impediscono a qualunque tipo di pianta di vivere così da preparare meglio il letto di semina.
  • In pre-emergenza, ossia dopo la semina ma prima che i germogli escano dal terreno, si utilizzano erbicidi selettivi, residuali e anti germinello così da eliminare la competizione tra le infestanti e le colture.
  • In post-emergenza gli erbicidi da usare sono quelli denominati selettivi ad assorbimento fogliare che non nocino alla coltura.
Per ridurre la quantità di erbicidi usati riducendo il costo o l'impatto ambientale si può ricorrere al diserbo chimico su fila oppure diserbo con dosi ridotte ma con più passaggi.

BIOLOGICA

Questa tipologia di lotta consiste nell'utilizzare parassiti o malattie (farfalla del cactus, coleottero crisomelide, fungo deuteromicete) che attaccano solo le piante infestanti oppure con l'utilizzo di prodotti naturali come oli essenziali, acidi organici, farina di glutine di mais.
La farina di glutine di mais viene usata in pre-emergenza ed è un prodotto anti germinello per una vasta gamma di infestanti dicotiledoni e graminacee.
 

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