Avvicendamento o Rotazione

L'avvicendamento è la successione di diverse colture sullo stesso terreno, la tecnica opposta a questa è la mono successione. Il primo abbozzo di questa tecnica agricola fu la rotazione di Norfolk che sostituiva il maggese (lasciare il terreno senza colture per farlo riposare e ripristinare la sua fertilità) con una rotazione quadriennale in particolare con colture leguminose e foraggere.

Le principali ragioni per cui si usa l'avvicendamento sono:

  • preservare la fertilità fisica del terreno
  • aumentare la fertilità chimica del terreno
  • migliorare le condizioni fitosanitarie: evitare la presenza di parassiti delle colture coltivate
  • controllare la diffusione delle infestanti
  • evitare l'accumulo di sostanze tossiche
  • mantenere in equilibrio la microflora terricola

Diverse tipologie di colture

  • Tolleranza
  1. non tolleranti: presentano cali produttivi se coltivati sullo stesso terreno già dal primo anno (mono successione) (es: barbabietola, erba medica, leguminose da foraggio come trifogli ecc...)
  2. mediamente tolleranti; presentano cali produttivi di anno in anno (es: cereali
    autunno-vernini tra cui frumento, orzo ecc...)
  3. tolleranti: non hanno cali produttivi se coltivati intensificando concimazione e uso di agrofarmaci (es: mais, riso, graminacee foraggere ecc...)

  • Sfruttamento del terreno
  1. preparatrici o da rinnovo: colture coltivate con determinate lavorazioni che lasciano il terreno con una buona fertilità (es: canapa, pomodoro, fava, patata, mais, tabacco, più
    o meno tutte le colture orticole ecc...)
  2. miglioratrici: per caratteristiche specifiche della specie migliorano la fertilità del terreno (es: leguminose e graminacee  ecc...)
  3. liquidatrici o depauperanti: lasciano il terreno povero di elementi nutritivi e reagiscono bene se coltivate dopo le colture da rinnovo (es: cerali da paglia, frumento, avena, riso, orzo, lino ecc...)

Tipi di avvicendamento

  • chiuso o rotazione: questa tipologia di avvicendamento segue uno schema rigido precedentemente stabilito per più anni. Quindi una stessa coltura viene coltivata sullo stesso appezzamento di terreno con intervalli di tempo per diversi anni. Un esempio è coltivare da maggio a ottobre mais e da ottobre fino a maggio frumento, un altro ancora può essere la coltivazione di una coltura da rinnovo seguita da una depauperante e infine una miglioratrice.
  • libero o aperto: non segue uno schema rigido, quindi varia di anno in anno in base ai bisogni agronomici e/o economici che sono:
  1. alternare colture con caratteristiche e bisogni diversi cioè alternare colture con radici fascicolate con fittonanti oppure colture azotofissatrici con quelle che hanno un gran bisogno di azoto
  2. alternare colture con diverse epoche di messa a coltura
  3. non far succedere tra loro colture sensibili alle stesse malattie e parassiti 

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